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Cosa hanno a che fare lo sport, un’attività fisica prettamente competitiva, e lo yoga, che come scopo invece ha il raggiungimento del benessere interiore e l’armonia con gli altri?
Fino a qualche anno fa, yoga e sport sembravano due stili di vita apparentemente lontani ed inconciliabili, ma di recente le cose sono cambiate e anche il Coni ha riconosciuto lo yoga come una disciplina propedeutica all’attività sportiva (http://www.coni.it/it/news/primo-piano/162-coni/14334-comunicazione-sullo-yoga.html).

Personalmente, insegnando yoga al Circolo Canottieri Aniene di Roma dal 2012, ho visto crescere di anno in anno l’interesse degli sportivi (ex atleti o semplici appassionati) per l’antica pratica originaria dell’India. Sebbene con qualche legittima perplessità, sempre più soci si sono avvicinati alle mie lezioni di yoga: qualcuno, soddisfatta la propria curiosità iniziale ha mollato, qualcun altro invece si è appassionato e ormai pratica con costanza due volte alla settimana, riscontrando notevoli benefici su vari fronti.
D’altra parte, diversi campioni dello sport in tutto il mondo hanno fatto dello yoga la loro arma neanche troppo segreta: dal tennista Nole Djokovic, più volte numero uno del ranking mondiale ATP, al surfista Kelly Slater, dalla Nazionale tedesca di calcio, campione del mondo in carica, agli All Blacks neozelandesi

Ma quali sono i benefici che uno sportivo, agonista o meno, può effettivamente trarre dallo yoga? Eccone alcuni:

  • FLESSIBILITÀ: lo yoga rende i muscoli più elastici e aumenta la mobilità articolare, il che permette migliori prestazioni fisiche, aiuta a prevenire gli infortuni  e permette quindi una carriera agonistica più longeva.
  • FORZA STATICA E DINAMICA: molte posizioni yoga lavorano in isometria, favorendo la stabilizzazione di interi distretti muscolari; inoltre, mentre alcuni sport richiedono gesti atletici ripetitivi, che rinforzano solo alcune parti del corpo a discapito di altre, lo yoga dinamico agisce proprio come un allenamento funzionale e rende tutto il corpo più forte ed efficiente.
  • EQUILIBRIO E PROPRIOCETTIVITÀ: gli asana in piedi migliorano la capacità di equilibrio e la consapevolezza di sé nello spazio, agevolando movimenti più fluidi e controllati.
  • RESPIRAZIONE: lo yoga permette una vera e propria rieducazione respiratoria, aiutando gli sportivi a respirare in maniera più corretta e consapevole e ad evitare di
    andare in apnea quando sono sotto sforzo.
  • CONCENTRAZIONE: la pratica regolare dello yoga allena la mente a focalizzarsi costantemente sul momento presente, evitando che si disperda in mille pensieri;
    per un atleta questo si traduce in una maggiore presenza mentale, una migliore capacità di analisi della gara e una più lucida visione strategica.
  • ARMONIA INTERIORE: ogni sportivo,  prima o poi, sperimenta l’effetto deleterio di uno stato emotivo negativo sulle proprie performance! Lo yoga favorisce la calma a livello mentale, l’equilibrio a livello emotivo, riduce lo stress e porta armonia a livello interiore, influenzando beneficamente la resa di un atleta.

In generale, si può dire che lo yoga porti uno sportivo ad ascoltarsi e a prendersi cura di sé, comprendendo che prima dell’atleta c’è la persona, fatta di corpo, mente e spirito, e che l’equilibrio tra questi aspetti può sicuramente contribuire ad una carriera sportiva longeva e di successo.

Il connubio tra yoga e sport è ancora giovane nel nostro Paese, ma l’auspicio è che nuove Federazioni sportive nazioniali possano adottarlo e sempre più atleti possano sperimentarne i vantaggi.

Namaste,
Francesca

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