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Ryoga Trastevere (Roma)

Lo yoga, ultimamente, è sempre più popolare e il numero dei praticanti in continuo aumento. Tutto ciò è bellissimo, ma ha il suo rovescio: se da una parte molti si avvicinano alla pratica col sincero interesse di trovare benessere fisico e pace interiore, tanti altri, invece, provano più per moda, per curiosità, senza saper bene cosa aspettarsi.  

Sempre più spesso, quindi, capita che noi insegnanti di yoga assistiamo ad episodi  di “indisciplina”, talvolta buffi: c’è chi entra in sala con gli occhiali da sole con l’idea di poterli tenere anche durante la lezione, chi si dimentica il cellulare acceso o con la vibrazione facendo sobbalzare le altre persone durante il rilassamento finale, chi si alza dieci minuti prima della fine della pratica perché ha una cena dopo!

Ecco, quindi, un decalogo semiserio delle regole da rispettare prima, durante e dopo una lezione di yoga, affinché tutti possano vivere al meglio questa esperienza:

  1. Arriva in orario (questo non vuol dire entrare trafelato nel centro yoga alle 9.30 se la tua lezione inizia alle 9.30! Prova ad arrivare 10/15 minuti prima della lezione, per cambiarti con calma, entrare in sala e predisporre il tuo tappetino, e magari rilassarti con qualche esercizio di riscaldamento. In alcuni centri, c’è una tolleranza di 5 minuti di ritardo, ma vedila come un “jolly” da giocarti una volta l’anno, non come la tua corsia preferenziale da usare ogni volta!).
  2. Lascia il telefono fuori dalla sala yoga (siamo tutti costantemente connessi a cellulari, pc o tablet, godiamoci almeno quando è possibile uno spazio di totale libertà dalla tecnologia e di totale connessione con noi stessi, e possibilmente con l’Universo, attraverso lo Yoga!).
  3. Mantieni un tono di voce basso a lezione (un centro yoga non è una chiesa o un museo, ma sicuramente è un posto in cui le persone vengono per rilassarsi e disintossicarsi anche dall’inquinamento acustico della città o dell’ufficio, quindi probabilmente non hanno voglia di sapere quanto ti fa male la sciatica dopo la tua serata sui tacchi o quanti gol ha segnato ieri la tua squadra del cuore!).
  4. Comunica all’insegnante se hai delle patologie o delle problematiche fisiche particolari e affidati alle sue indicazioni (molto spesso consigliamo delle varianti più semplici delle posizioni, che includono l’uso dei supporti, come cuscini, blocchetti o cinture, ma alcuni allievi “ignorano” candidamente queste indicazioni perché le vivono con un senso di frustrazione: i supporti sono degli “amici” che ci accompagnano per un pezzo di strada, finché il nostro corpo non ne ha più bisogno, evitano infortuni e ci fanno progredire più in fretta e più correttamente).
  5. Rispetta lo spazio del tuo tappetino (ti ricordi Patrick Swayze in “Dirty Dancing”, quando a passo di danza diceva a Baby: “Questo è il mio spazio, questo è il tuo spazio”? Ecco, il principio è più o meno lo stesso! Ogni praticante dovrebbe muoversi all’interno del suo tappetino di yoga, senza sconfinare in quello del vicino. Certo quando la sala è molto affollata e ci sono posizioni particolari, come le torsioni da sdraiati, è più difficile, ma muoviti con cautela e assicurati di non mettere i piedi in faccia a nessuno!).
  6. Evita di mettere il profumo prima di una lezione di yoga (nessuno ama i cattivi odori, quindi l’igiene personale è sicuramente importante prima di una lezione, visto che si pratica scalzi e si suda, ma immagina cosa può creare una “sinfonia” di venti profumi diversi in una sala: il pranayama, ovvero le tecniche energetiche legate alla respirazione, invece di essere benefico rischierebbe di diventare una tecnica per assicurarsi il mal di testa!).
  7. Se sudi molto, portati un asciugamano o usa un tappetino personale (Yoga vuol dire “unione”, ma non unione dei nostri germi!).
  8. Rimani fino alla fine della lezione (Informati sulla durata della lezione e se hai un impegno dopo, organizzati di conseguenza; qualche insegnante concede la possibilità di andar via prima del rilassamento finale, previo preavviso, ma in generale è sconsigliabile perché 5/10 minuti in Savasana servono a riequilibrare tutto quello che hai smosso con lo yoga e ti insegnano a rilassarti in maniera consapevole. Per molti il rilassamento finale è la parte più piacevole della lezione, perché privarsene?!).
  9. A fine pratica riponi tappetino e supporti con cura (ogni centro yoga cerca di offrire il massimo ai propri allievi, ma affinché tutto funzioni al meglio, ha bisogno della collaborazione di tutti; riponi con cura gli attrezzi dove li hai trovati per far sì che non si rovinino e che chi arrivi dopo di te possa godere  del piacere di un ambiente ordinato).
  10. Dopo la lezione prova a rimanere interiorizzato (Se sei riuscito a raggiungere uno stato di armonia ed equilibrio dopo la pratica, cerca di mantenerlo il più possibile dentro di te, evitando di rientrare subito nelle dinamiche quotidiane di fretta, stress e confusione. Più a lungo riesci a conservare i benefici della pratica fuori dal tappetino, più sarai felice: lo yoga vero non è saper fare posizioni difficili, ma riuscire a rimanere calmi e imperturbabili in ogni situazione… Per impararlo forse non ci basta una vita intera, quindi proviamo ad allenarci per questo quotidianamente!).

Se tutto ciò ti sembra troppo, vieni ugualmente a provare una lezione di yoga: potresti ricrederti e scoprire che lungi dal creare un clima da caserma, il rispetto delle regole, nello yoga come altrove, aiuta tutti a vivere esperienze più piacevoli ed efficaci ad ogni livello. 

Ti aspetto con gioia,
Francesca