India’s calling
Domami mattina salgo sul volo che mi porterà per la prima volta in India e quasi non ci credo ancora!
Da anni faccio una lista mentale dei luoghi che vorrei visitare e l’India non è mai stata al primo posto… sarà perché mi sembrava troppo lontana, sarà perché mi dicevo che per visitarla ci vogliono mesi interi e io “non ho mai il tempo”, sarà perché mi sentivo più attratta da altre mete, come le città d’arte, i posti di mare, le capitali europee, le grandi metropoli americane: New York, Los Angeles…
La verità è che non ero pronta!
Il viaggio in India non può mai essere solo turistico, ma richiede una certa dose di coraggio, perché vuol dire andare a vedere coi propri occhi non solo il Taj Mahal, la natura rigogliosa del Kerala o le montagne di spezie e sete preziose che abbondano nei mercatini, ma soprattutto avere esperienza diretta del caos di città con milioni di abitanti, della povertà reale di tanta gente, della sofferenza dei bambini per le strade, della carenza di servizi igienici che noi ormai diamo per scontati; andare in India vuol dire anche avere a che fare in maniera “schietta” con la morte e con le cremazioni quotidiane sulle rive del Gange, rischiare qualche infezione intestinale a causa del cibo e dell’acqua e incorrere nelle relative conseguenze, poco simpatiche, che potete immaginare!
Oggi però per me questo viaggio rappresenta molto di più, vuol dire finalmente calpestare la terra dove lo yoga è nato, la terra che ha visto fiorire tanti Maestri spirituali, assorbirne le vibrazioni e ricevere, col cuore aperto e la mente consapevole, tutti i suoi meravigliosi doni!
Quello che mi appresto a fare sarà un percorso sulle orme di Yogananda e della sua “Autobiografia di uno Yogi”, che toccherà Dehli, Haridwar, Rishikesh, Varanasi, Calcutta e Serampore. Andremo a conoscere i posti in cui Yogananda ha vissuto, meditato, sperimentato i “miracoli” di cui parla nella suo best seller e lo faremo in compagnia di guide esperte e ispiranti come il mio Maestro di yoga Jayadev e sua moglie Sahaja. Sarà un’esperienza forte e intensa e chissà quanto sorprendente…
Domani parto per l’India, felice ed emozionata come una bimba, e sento che questo viaggio non poteva capitare in un momento migliore!
Vi racconterò tutto ( o quasi) al mio rientro! A presto,
Francesca